DELIBERA DI ASTENSIONE DALLE UDIENZE
PER LA GIORNATA DEL 26 MAGGIO 2022
Le Camere penali di ROMA, CASSINO, CIVITAVECCHIA, FROSINONE, LATINA, RIETI,
TIVOLI, VELLETRI, VITERBO, in esito ai deliberati dei rispettivi consigli direttivi,
muovendo dall’indiscutibile e condiviso assunto che la funzione della Magistratura di
Sorveglianza sia cruciale, nel quadro generale dell’esecuzione della pena, al fine specifico
di garantire le condizioni essenziali perché la sanzione penale, perseguendo gli scopi suoi
propri, rimanga nel solco della Costituzione senza mai trasmodare nello spazio della mera
retribuzione punitiva,
preso atto
– delle gravissime e non più tollerabili criticità che affliggono il Tribunale di
Sorveglianza di Roma e del fatto che le ripetute interlocuzioni con la Magistratura,
protratte ormai da anni, non hanno consentito di contenere nemmeno in parte la
mortificazione della funzione difensiva che in tale sede giurisdizionale è divenuta
ormai la regola;
– che tali e tante sono le compressioni dei diritti che quotidianamente si inverano in
cancelleria, ove si registrano inaccettabili ostacoli all’accesso con conseguenti
difficoltà di verifica e controllo dello stato delle attività istruttorie delegate alle quali
invece il difensore potrebbe fornire utile contributo nonché dei provvedimenti
decisori siano essi monocratici o collegiali, in ragione del carico e della gestione dei
ruoli e delle chiamate e di condizioni fisiche indecorose nei locali antistanti e nel
limitrofo corridoio che determinano esasperanti attese;
– che siffatto inaccettabile contesto “amministrativo” è la coerente cornice di una
clamorosa deriva della qualità della giurisdizione, ormai univocamente
carcerocentrica, che si riflette sui contenuti dei provvedimenti giurisdizionali, sia con
riferimento a quelli adottati in contraddittorio che a quelli non giurisdizionalizzati,
spesso emessi in tempi inconciliabili con le ragioni che risultavano ad essi sottese;
– che nonostante lo stato di agitazione dei penalisti proclamato già da mesi e le sessioni
di incontro con i vertici della Magistratura di Sorveglianza e le rassicurazioni fornite
circa una pronta soluzione delle problematiche sopra evidenziate e nonostante un
impegno serio della Presidente Vertaldi, del quale le Camere penali distrettuali
danno volentieri atto, la situazione non è affatto mutata e le problematiche
evidenziate nelle varie note di protesta in passato emesse dalle Camere Penali
consorelle risultano tutt’altro che risolte;
– che, sebbene tali gravissime disfunzioni possano essere attribuite in larga parte a
carenze di organico e a problemi organizzativi, è tuttavia intollerabile che esse
possano, per un verso, deteriorare la qualità e l’efficacia della difesa di fatto
vanificandola e, per altro verso, incidere sui diritti dei singoli, comprimendoli
definitivamente e vanificando qualsiasi aspirazione di giustizia;
– che, tra l’altro, la situazione organizzativa del Tribunale di Sorveglianza è aggravata
dal carico di lavoro derivante dalla competenza esclusiva nazionale in materia di
reclamo dei detenuti in regime di 41 bis;
– che è largamente condivisa la necessità di adottare più incisive forme di protesta che
richiamino la Magistratura di Sorveglianza di Roma, sensibilizzandola, rispetto alle
istanze difensive per restituire dignità alla funzione stessa del difensore e, al
contempo, i vertici della amministrazione della Giustizia, affinché predispongano
risorse adeguate alla delicatezza e alle dimensioni dell’Ufficio in relazione al bacino
di utenza che esso è chiamato a servire;
– che in tale ottica si è convenuto sull’opportunità di indire una giornata di astensione
dalla celebrazione delle udienze e in tale giornata organizzare una iniziativa che
denunci le gravi condizioni relative all’esecuzione della pena nel Lazio, il
sovraffollamento carcerario e la costante mortificazione della funzione del difensore;
– che non si escludono ulteriori forme di protesta;
Tutto ciò premesso,
le Camere Penali del distretto di Corte d’Appello di Roma, ritenuto che ricorrono ragioni
di straordinaria gravità che legittimano il ricorso all’astensione;
proclamano
– secondo le regole del codice di autoregolamentazione, l’astensione dalle udienze
e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per il giorno 26 maggio 2022;
deliberano
-di organizzare nella stessa data del 26 maggio 2022 una iniziativa di protesta e denuncia
dell’intollerabile situazione con conseguente mortificazione della funzione difensiva
nell’ambito dell’esecuzione della pena e del giudizio di sorveglianza e approfondire le
tematiche di cui in premessa;
-di dare comunicazione della presente delibera all’Unione delle Camere Penali Italiane e ai
Consigli dell’Ordine degli Avvocati del distretto, sollecitando il sostegno di questa
iniziativa di protesta.
Roma, 30 aprile 2022
Camera Penale di Roma
Il presidente Vincenzo Comi
Camera Penale di Cassino
Il presidente Pasquale Improta
Camera Penale di Civitavecchia
Il presidente Andrea Miroli DELIBERA FIRMATA
Camera Penale di Frosinone
Il presidente Enrico Pavia
Camera Penale di Latina
Il presidente Maurizio Forte
Camera Penale di Rieti
Il presidente Morena Fabi
Camera Penale di Tivoli
Il presidente Carmelo Tripodi
Camera Penale di Velletri
Il presidente Sabrina Lucantoni
Camera Penale di Viterbo
Il presidente Roberto Alabiso